La pratica del pilates in Italia
Oggi abbiamo intervistato Filippo Dini, esperto italiano nell’ambito della pratica del pilates e responsabile dello Studio Pilates Arte Movimento a Roma. Il cosiddetto ‘metodo Pilates’ è un sistema di allenamento sviluppato durante gli inizi del secolo scorso dall’omonimo preparatore atletico statunitense Joseph Pilates. Il programma di esercizi si concentra sui muscoli posturali, capaci di bilanciare il corpo e sostenere la colonna vertebrale.
1. In quali paesi europei il pilates è più praticato?
L’Italia è uno dei paesi europei, insieme alla Gran Bretagna, in cui la tecnica del pilates si è sviluppata maggiormente già a partire dalla fine degli anni ‘80. Il metodo Pilates si è diffuso nel nostro paese ad opera di Anna Maria Cova con la sua CovaTech Pilates School di Milano e di Serafino Ambrosio con la scuola Polestar Pilates di Roma. I nuovi insegnanti degli studi di pilates privati, tuttavia, sono tenuti a ricevere una certificazione rilasciata dalle scuole officiali della disciplina, avviare un lungo iter formativo teorico e pratico, superare un esame finale ed intraprendere un percorso di aggiornamento continuo.
2. Quanto è diffusa la disciplina nel nostro paese?
In Italia il pilates è abbastanza popolare. Ad ogni modo, è bene distinguere tra il ‘metodo Pilates’ vero e proprio, praticato esclusivamente in studi certificati per piccoli gruppi di non oltre cinque persone, ed il pilates più simile al fitness, il quale viene praticato solitamente nelle palestre che non sono in grado di offrire un'adeguata preparazione degli insegnanti, spesso in condizioni di sovraffollamento e prive dei macchinari adatti. Comunque, i veri studi di pilates in Italia hanno dimostrato una crescita esponenziale negli ultimi 10 anni, affiancando sempre più spesso un supporto di carattere riabilitativo e di rieducazione al movimento tramite l'utilizzo di attrezzature specifiche della disciplina del pilates, come ad esempio reformer, cadillac, chair e tante altre ancora…
3. Quante ore settimanali di allenamento sono necessarie per poter competere a livello agonistico?
Il pilates non è uno sport, pertanto non ha nessuna finalità agonistica. Ciononostante, esso fornisce un supporto fondamentale ad una preparazione atletica di carattere agonistico di qualsiasi tipo, adatta per esempio al nuoto, allo sci, al tennis, al calcio, al golf ed a tante altre discipline sportive. In genere si consiglia di praticare pilates almeno due volte a settimana. Gli esercizi posso svolgersi a corpo libero sul tappetino oppure utilizzando piccoli attrezzi, postazioni propriocettive e i macchinari originari concepiti da J. Pilates. Gli esercizi sono innumerevoli e variano a seconda del programma di allenamento e di riabilitazione prescelto.
4. Come ha avuto origine il Metodo Pilates?
Il fondatore del metodo, Joseph Pilates, lavorò come infermiere con dei malati che soffrivano di infermità e disagi lasciati dalla prigionia in tempo di guerra. Iniziò a riabilitarli, utilizzando come strumenti le molle dei letti e costruendo apparecchiature che consentissero alle persone costrette a letto di eseguire gli esercizi. Si avvalse del metodo anche per risolvere i propri problemi fisici, come il rachitismo e l’asma. Così sono nati i celebri macchinari del metodo Pilates, capaci di far lavorare i muscoli interni contro la forza di opposizione delle molle. La preziosa testimonianza dell’esperto Filippo Dini ci ha efficacemente descritto le potenzialità di questo prodigioso sistema d’allenamento. Incoraggiare l’uso della mente per controllare i muscoli, infatti, migliora sensibilmente i nostri movimenti, la nostra postura ed il nostro benessere psicofisico. Il metodo Pilates cerca di far fronte a queste necessità ed offre enormi possibilità di crescita per tutti coloro i quali vogliano intraprendere un serio programma di allenamento e può essere affiancato e continuare un lavoro "post riabilitatorio".