Digitalizzazione delle imprese nel settore edile

Digitalizzazione delle imprese nel settore edile

Nessuna impresa può sottrarsi alla digitalizzazione: questo è quanto emerge dall’Osservatorio condotto da Qonto e ProntoPro. I motivi principali che portano le aziende a digitalizzarsi sono la semplificazione dei processi e il minor tempo necessario per la gestione quotidiana, oltre alla necessità di uniformarsi alle richieste del mercato. Tuttavia, non tutti i settori sono ugualmente al passo con i tempi, come il settore edile che ha mantenuto fino ad ora un approccio più tradizionale rispetto ad altre realtà. Anche qui però le cose stanno rapidamente cambiando, specialmente in seguito alle numerose commissioni legate ai bonus di ristrutturazione ed efficientamento energetico previsti dal governo, che sono servite in breve tempo da forte incentivo alla digitalizzazione delle imprese in questo settore.

1. Cosa dicono i dati dell’Osservatorio sulla digitalizzazione delle imprese

Dando un’occhiata ai dati è facile rendersi conto di come lo stimolo alla digitalizzazione derivante, almeno in parte, dagli ecobonus abbia sortito effetti concreti. L’indagine lanciata da ProntoPro e Qonto che ha coinvolto più di 1000 piccole e medie imprese e 500 professionisti (non soltanto del settore edile) ha infatti evidenziato la forte tendenza alla digitalizzazione.

  • Il 70% degli intervistati appartenenti al settore dell’edilizia ha affermato che gli strumenti digitali costituiscono già un elemento centrale della propria attività

  • Ben il 75% ha dichiarato di prevedere investimenti finalizzati alla digitalizzazione della propria impresa per il 2022 (nella maggior parte dei casi in relazione al PNRR)

  • Addirittura l’80% del totale degli intervistati usa già sistemi di pagamento digitali

2. Digitalizzazione e rischi per le imprese edili nel contesto economico attuale

Nella maggior parte dei casi digitalizzare è sinonimo di semplificare e velocizzare. Le soluzioni digitali B2B - come, ad esempio Qonto - permettono di centralizzare tutte le operazioni contabili e finanziarie in un’unica applicazione, così da mantenere un monitoraggio costante delle entrate e delle uscite. Ma perché questo risulta oggi così importante?

3. Superbonus e liquidità

A partire dal 2020, oltre al Covid, anche un’altra ondata ha colpito il Paese: il Superbonus. Il governo ha infatti previsto una maxi detrazione fiscale pari al 110% per i lavori di ristrutturazione che portassero a un miglioramento della classe energetica o a una riduzione del rischio sismico degli immobili. Per le imprese di costruzione questo ha significato un aumento senza precedenti di commissioni, ma la paura di non fare in tempo a usufruire del Superbonus da parte dei privati cittadini ha portato a una concentrazione della domanda superiore rispetto alla reale capacità del settore. Addirittura in alcuni casi le imprese di costruzione si sono trovate ad avere più ordini di quanti fossero effettivamente in grado di portare a termine nei tempi pattuiti. Dunque, sebbene l’impulso dato al settore edile da questi incentivi statali sia indubbiamente un fatto positivo, comporta però delle sfide in termini economici e organizzativi, in ottica delle quali la digitalizzazione rappresenta un valido alleato. Si pensi in particolare alle modalità con cui le detrazioni e le agevolazioni sono concesse (sconto in fattura e cessione del credito) e che possono portare le imprese di costruzione a soffrire di mancanza di liquidità. In questo scenario in cui i pagamenti dilazionati avvengono anche a mesi o anni di distanza, prevedere e allocare le spese per:

  • L'acquisto di materiali

  • Il pagamento degli stipendi

  • Il versamento di IVA, tasse, contributi, ecc.

permette un’amministrazione consapevole della liquidità ed evita spiacevoli sorprese, che possono addirittura compromettere l’attività stessa dell’azienda.

4. Acquisto dei materiali di lavoro

Anche l’impossibilità di acquistare materiale, specialmente con l’aumento dei prezzi per le materie prime riconducibile alla guerra in Ucraina, può innescare una reazione a catena tale da impedire la realizzazione dei lavori nei tempi utili e complicare la riscossione dei pagamenti. Per ridurre il rischio che ciò accada è necessario affidarsi a strumenti di pagamento con limiti elevati, così da poter far fronte al fabbisogno di materiale che ogni nuovo ordine comporta.

5. Corretta gestione delle spese in cantiere

Per quanto buona possa essere la pianificazione dei lavori, c’è sempre qualche spesa imprevista. Se questi costi aggiuntivi si moltiplicano per due, cinque o dieci cantieri aperti contemporaneamente diventa impossibile avere una gestione corretta e soprattutto rapida. Tra i consigli per gestire le spese di cantiere e ridurre il verificarsi di imprevisti c’è quello di categorizzare, scaricare e analizzare facilmente le spese sostenute per i lavori in corso o quelli già portati a termine. Inoltre, per operai specializzati come elettricisti e idraulici, che lavorano spesso in più cantieri alla volta, e per i capi cantiere, che raccolgono le varie richieste degli operai, la capacità di spesa autonoma è irrinunciabile e riduce la probabilità di blocco dei cantieri.

6. Qonto: la soluzione digitale ideale per le imprese edili

I servizi offerti da Qonto garantiscono tutti gli strumenti necessari per rendere la gestione aziendale facile, veloce e intuitiva. Un conto business 100% online, dotato di strumenti contabili e di pagamento:

  • Multiutente

  • IBAN italiano

  • Carte fisiche, virtuali e usa e getta con limiti personalizzabili in tempo reale

  • Bonifici SEPA e SWIFT, Addebiti SDD e SEDA, POS

  • Conti multipli

  • Digitalizzazione delle note spese con una foto

  • F24 gratuiti a debito e a credito

  • Accesso dedicato per il commercialista

  • Numerosi software e servizi partner integrabili

Funzionalità e strumenti flessibili che rispondono alle esigenze specifiche delle imprese edili, tanto per le grandi quanto per quelle di dimensioni più modeste.

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