Cercare casa in una nuova città: consigli per studenti e giovani lavoratori

Cercare casa in una nuova città: consigli per studenti e giovani lavoratori

Che sia una scelta o una necessità, sempre più giovani studenti e lavoratori ogni anno decidono di lasciare la città d’origine per approfittare delle opportunità di studio e lavoro altrove e trasferirsi. Il primo problema è quello di trovare casa in tempi relativamente ristretti e a prezzi non eccessivi, un’impresa che sembra impossibile se si trasferisce in grandi città. Oggi, noi di ProntoPro, abbiamo chiesto allo staff di http://www.mioaffitto.it/, specializzato nell’accompagnare l’utente nelle fasi di ricerca, sistemazione e convivenza in un appartamento, alcuni utili consigli da seguire quando si cerca casa.

2. Quali sono gli step che uno studente/giovane lavoratore alla ricerca di un appartamento in una nuova città dovrebbe seguire?

Secondo la nostra esperienza, la prima cosa da fare è iniziare le ricerche con dovuto anticipo dal momento che le migliori offerte in termini di qualità-prezzo sono anche quelle che vengono contrattate per prime. Il periodo migliore per cercare casa per uno studente è quello compreso tra luglio e agosto, a ridosso dell’inizio dell’anno accademico. È molto importante leggere articoli che descrivono i diversi quartieri delle città in cui ci si trasferisce. Sul nostro blog http://blog.mioaffitto.it/ sono presenti guide alla città, in cui ogni quartiere è valutato secondo una serie di criteri (collegamento con i mezzi, vicinanza al centro, vita notturna, criminalità) redatti pensando ai giovani universitari che si trasferiscono per la prima volta. Se possibile, è opportuno visitare la città prima di trasferirsi per cominciare ad ambientarsi. Una volta individuate le zone di preferenza, occorre passare alla fase di ricerca sui portali dedicati all’affitto, in cui è possibile filtrare la ricerca in base a prezzo e zona. Per quanto riguarda la ricerca offline, consigliamo le bacheche delle facoltà universitarie.

3. Qual è il tipo di contratto che più si adatta alle esigenze degli studenti?

Esistono diverse tipologie di contratto per questa categoria. La prima è il contratto d’affitto per studenti fuorisede della durata compresa tra i 6 e i 36 mesi. A sottoscriverlo può essere uno studente unico o un gruppo di studenti. Se si desidera affittare solo una camera occorre specificare nel contratto affitto di una porzione dell’immobile. Con questo tipo di contratto il proprietario di casa potrà beneficiare di uno sgravo Irpef di oltre 40 punti percentuali. Infatti il reddito prodotto dall’affitto delle camere viene tassato solo del 59,5% e c’è uno sconto del 30% sull’imposta di registro. Anche lo studente ne trarrà beneficio, sfruttando una detrazione del 19% sui costi di locazione. C’è poi l’affitto del posto letto in stanza in condivisione, il cosiddetto contratto libero. Per questo tipo di contratto sarà importante accordarsi per iscritto col proprietario su tutte le clausole da inserire. Tali clausole infatti saranno tutte libere e non disciplinate da norme. Le fondamentali, da inserire sono: la durata, il rinnovo, le condizioni, il prezzo, il periodo di preavviso in casa di disdetta. Il proprietario potrà scegliere se applicare la cedolare secca con l’ Aliquota del 21%. Anche in questo caso l’inquilino potrà invece chiedere detrazioni fiscali.Il contratto transitorio è una forma di contratto più utilizzato per la locazione parziale dell’immobile (stanze in affitto). Esso infatti è il meno impegnativo. La sua durata può variare da 1 a 18 mesi e non prevede obblighi di rinnovo automatico. Fondamentale risulta richiedere sempre una forma scritta del contratto e la sua registrazione presso l’Agenzia delle Entrate.

4. E se si vuole recedere dal contratto? Cosa bisogna fare?

Per quanto riguarda la recessione da un contratto per studenti universitari che ha una durata minima di 6 mesi e massima di 3 anni, il conduttore ha diritto di recessione a condizione che ci siano dei seri motivi per provocare questa decisione. Sarà necessario inviare una lettera raccomandata al proprietario della casa, con 3 mesi di anticipo. Come gravi motivi sono considerati i fatti estranei alla volontà del conduttore medesimo, imprevedibili e sopravvenuti dopo la costituzione del rapporto locativo. È necessario rispettare i canali di comunicazione e la tempistica, altrimenti la risoluzione del contratto non sarà legale. Nel caso di più studenti come intestatari del contratto uno o più cointestatari possono risolvere il contratto. I restanti diventano in questo caso responsabili in toto del pagamento dell’affitto di cui dovranno farsi carico o trovare i sostituti per rimpiazzare coloro che recedono.

5. Meglio affidarsi a passa parola e gruppi sui social network, portali su internet specializzati nel settore o agenzie?

Ogni tipologia di ricerca ha i suoi pro e i suoi contro, per questo motivo non ci sentiamo di escludere nessuna delle opzioni citate. Il passaparola ed i gruppi sui Social Network possono essere un buon punto di partenza, bisogna comunque tenere in conto che le opinioni possono essere personali e non oggettive.Si considera pertanto fondamentale, dopo aver raccolto delle prime osservazioni sulle reti sociali, continuare a cercare su portali specializzati nel settore, proprio come mioAffitto, in cui sono presenti anche delle sezioni dedicate all’ interazione dei soggetti che richiedono e forniscono informazioni.In questo tipo di portali si possono trovare i contatti diretti con affittuari privati, che ci permettono di trovare casa senza dover pagare commissioni ad un intermediario. Certo una gran fetta del mercato viene comunque affidata a tali intermediari, soprattutto se il proprietario dell’immobile non vive della stessa città del suo immobile da locare, delegando così un’agenzia che possa occuparsi di far visionare l’immobile, delle documentazioni necessarie e della verifica dei requisiti degli affittuari.In questo caso il servizio non risulta gratuito e quasi sempre viene richiesta una commissione al locatario da corrispondere all’agenzia stessa. Si tratta di una spesa che è possibile risparmiare se si riesce a contattare direttamente il proprietario dell’immobile; tuttavia, l’agenzia può risultare utile anche ai futuri inquilini per presentare tutti i documenti necessari e garantire la legalità dei contratti stipulati.

6. Come evitare truffe?

Per quanto ci riguarda, cerchiamo di rimuovere dalla nostra bacheca web tutti gli annunci che potrebbero essere una truffa.Il nostro primo consiglio agli utenti è quello di non accettare mai di pagare l’affitto o una parte in concetto di deposito di una stanza o appartamento senza prima aver visitato lo stesso in compagnia del suo proprietario o di un agente immobiliare. Pagate solo dopo avere firmato un contratto. Ci sono poi alcuni dettagli che ci aiutano a riconoscere una truffa: se l’annuncio d’affitto presenta foto molto allettanti di un appartamento praticamente di lusso ed il prezzo è accessibile, oppure se il prezzo proposto è fuori mercato, praticamente regalato se comparato con gli altri annunci proposti per la medesima zona e rispetto ai mq indicati nell’annuncio. Se al momento del contatto via mail, si riceve risposta dal proprietario che sostiene di risiedere all’estero, chiede informazioni sulla persona interessata all’annuncio e, infine, chiede di inviare il corrispettivo della caparra tramite corriere promettendo che in seguito invierà le chiavi dell’appartamento ci si trova certamente di fronte a una truffa. Il truffatore di solito specifica il fatto di avere difficoltà ad arrivare in Italia, o, se si rende disponibile, richiede di anticipare i soldi della caparra attraverso delle compagnie conosciute tipo MoneyGram, Western Union, Escrow. Tali compagnie sono affidabili per questo tipo di transazione, ma il problema è il fine per cui la persona richiede del denaro, dato che poi sparisce e si scopre che l’appartamento in questione non è mai esistito. Nel caso si fosse caduti nella trappola tesa, il consiglio è tenere a testimonianza tutte le mail ricevute e inviate al truffatore, contattare sempre con la pagina web, per permettere il blocco dell’utente truffatore.Una volta segnalata la truffa, effettuare la denuncia a Carabinieri e/o Polizia postale. Saranno gli stessi a mettersi in contatto con la pagina web, per ottenere la direzione IP da cui è stato inserito l’annuncio e poter procedere con le investigazioni.

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