“La bellezza del cane da lavoro è racchiusa nella potenza dello scatto, nella grazia del movimento, nell’intelligenza del metodo e nella riconoscenza per una carezza ricevuta come ringraziamento”I. Milani
Buongiorno a tutti, mi chiamo Isabella Milani e sono una collaboratrice di AllevamentiRazze. Oggi vi parlerò dei canida lavoro e delle varie mansioni che ricoprono questi preziosi compagni. Già in tempi remoti, parliamo dell’era miocenica, fece la sua comparsa un animale preistorico che aveva fattezze simili a un cane, per come lo conosciamo noi oggi. Questo nuovo essere fu accolto dall’uomo come un collaboratore poiché dimostrava un attaccamento diverso da quel che era il rapporto con altri animali. Probabilmente, quel canide si adattò a seguire l’uomo poiché poteva stare in luoghi caldi, gli era permesso di stare vicino al fuoco e gli veniva fornito del cibo cotto che gli sarebbe stato impossibile trovare altrove. L’uomo si avvaleva dell’operato del cane per stanare e riportare le prede. Ancora oggi, il cane d’eccellenza è rappresentato dal cane da caccia. Questa è la mansione più remota del “cane da lavoro”. Che si possa essere più o meno d’accordo sull’attività venatoria, il cane cacciatore rappresenta la parte più preziosa e maggiore come numero di soggetti adibita alla collaborazione con l’uomo. I cani da lavoro sono impiegati in moltissime mansioni, oltre che alla caccia, tra le quali annoveriamo: i cani poliziotto, gli antidroga, i cani antimine, da soccorso, ricerca e salvataggio (terremoti, valanghe, acquatico ecc.), accompagnatori insostituibili di ciechi e nei reparti pediatrici e geriatrici come protagonisti assoluti della pet-therapy. Abbiamo altresì soggetti che frequentano le carceri come aiuto psicologico per i figli delle persone recluse e mille altri adempimenti che solo un cane saprebbe affrontare così agevolmente.
I cani da lavoro possono svolgere incarichi impossibili per le persone a causa della diversità di peso, di olfatto, di vista e di conformazione oltre a una sensibilità esaltata dai sensi che sono
infinitamente più sviluppati nel cane che non nell’umano. L’addestramento del cane da lavoro inizia in età giovanile e prosegue, poi, per tutta la vita fino a che, la meritata pensione concederà a questo grande lavoratore, il soggiorno sul divano preferito. Ovviamente non tutti i soggetti appartenenti alle varie razze da lavoro saranno eccelsi collaboratori. Tra loro saranno selezionati i più capaci, i più sensibili, i più qualificati insomma i più “portati” che hanno le propensioni innate a sostenere le varie mansioni. Non tutti i cani adibiti alla collaborazione con l’uomo sono soggetti di razza e vi sono anche molti meticci che vengono selezionati per svariati incarichi. In Italia vi sono numerosissime associazioni che si interessano dell’addestramento nelle varie attività, nonché dell’assegnazione di cani adibiti ai lavori più disparati. Dovremmo sostenerle poiché dedicano la loro missione al bene altrui. La caratteristica principale e l’intento del cane sono quelle di piacere al suo amico umano, la caratteristica dell’uomo nei confronti del cane dovrebbe essere di grande rispetto e gratitudine, sia esso un cane da lavoro così come quello che ci tiene compagnia ogni giorno, fedelmente.