Ogni giorno, grazie a ProntoPro, migliaia di clienti riescono a trovare il professionista che stanno cercando, risolvendo piccoli e grandi problemi quotidiani con il loro aiuto. Dagli artigiani della casa agli esperti del benessere e della persona, sono più di 500 i servizi che si possono ottenere su ProntoPro, ma quanti di questi servizi sono davvero chiari e conosciuti a tutti?
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Abbiamo intervistato DavideContiero di PT and More, Personal Trainer esperto in dimagrimento e allenamento funzionale.
1. Come si diventa Personal Trainer?
Diciamo che in Italia, a livello legale, basta davvero poco. Occorre fare un corso di pochi giorni per poter “esercitare”, questo perché ancora manca una tutela giuridica e un vero e proprio ordine.Questo è il motivo per cui sulla carta c’è molta concorrenza. È una professione che ha tanti falsi miti e che attira molta gente che, da frequentatore di palestra, vorrebbe buttarsi sul settore del fitness. Io mi sono laureato in scienze motorie e da qui ho cercato di ampliare le mie conoscenze e competenze su più campi, non soltanto quello del fitness inteso come allenamento, ma anche come chinesiologia, ovvero mi sono dedicato allo studio del corpo umano per poter offrire alle persone che seguo la possibilità di migliorarsi sul piano della salute a 360°, curando anche aspetti posturali e di recupero funzionale.Credo comunque che né i corsi né la laurea siano sufficienti, occorre continuare ad aggiornarsi.
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2. Come è strutturata la prima giornata di allenamento con un cliente?
Nel mio caso, nelle prime sessioni faccio un’anamnesi generale per capire i reali bisogni e obbiettivi del cliente e, da qui, scelgo la batteria di test più adatta alle esigenze. L’ho chiamato “starting pack” e prevede due lezioni per poter fare il check sul proprio stato di salute. Serve a poter organizzare le future lezioni su misura per il cliente, come se fosse un abito. Serve poi anche al cliente per capire se sono il personal trainer che stava cercando.
3. Sfatiamo un mito: il Personal Trainer fa davvero innamorare le sue clienti?
Purtroppo, questo falso mito ci è stato dato da “pseudo colleghi” che sfruttano il proprio ruolo per fini personali. Nel mio operato, cerco sempre di metterci il massimo della mia professionalità, che è ben lontano dal fare il latin lover! E’ bello instaurare delle relazioni interpersonali sul lavoro, ma questo non deve voler dire sfruttare la posizione che si ha per propri fini.
4. Qual è l’identikit del peggior cliente per un Personal Trainer?
Direi, senza ombra di dubbio, quel cliente che ti bidona sempre all’ultimo. Per un professionista che come me lavora su appuntamento, ogni lezione saltata è un’ora di lavoro persa e, purtroppo, non tutti ce lo riconoscono.
5. Quali sono gli obiettivi più comuni che le persone che si allenano con te vogliono raggiungere?
Essendo io specializzato sul recupero e sull’allenamento funzionale, la categorie di persone a cui mi rivolgo sono quelle che vogliono sentirsi più in forma o che, magari, vogliono migliorare le loro performance sportive. Generalmente, da me non vengono persone con obbiettivi di crescita muscolare simile al bodybuilding, proprio perché non è un settore in cui ho interesse a lavorare.
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6. Qual è il minimo indispensabile che le persone dovrebbero fare per restare in forma?
Come dico sempre ai miei clienti, non esiste una ricetta perfetta, ma credo fermamente che lo stile di vita faccia la differenza, ancor più del numero di allenamenti. Per intenderci, ottiene più risultati chi si allena poco ma ha uno stile di vita sano rispetto a una persona che si allena 5 volte a settimana ma ha uno stile di vita molto irregolare.Credo che lo stato di salute ruoti intorno a un efficiente sistema cardiovascolare, una buona mobilità di base e un giusto livello di forza muscolare.
7. Raccontaci la cosa più strana che ti è capitata facendo questo lavoro
Mi è capitato di essere contattato da un musicista che mi ha proposto di barattare le mie lezioni in cambio di notorietà quando un domani avrebbe fatto successo…ovviamente rifiutai!
8. Cosa mangia un Personal Trainer?
Cerco di mangiare molta frutta e verdura e sono un amante della carne in generale. Essendo io un appassionato di running, cerco di tenere sotto controllo il mio peso anche per poter essere più veloce. Purtroppo, anche a causa dei miei orari di lavoro, non sempre ci riesco.Sono una persona a cui piace mangiare sano ed equilibrato, ma non per questo non mi concedo ogni tanto una serata con gli amici!
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9. Dopo tutte quelle ore passate allenando i clienti, trovi il tempo (e la voglia) per allenare te stesso?
Certo! Anche se dopo 10/12 ore passate nel mio studio, appena ho un po’ di tempo libero, la prima cosa che faccio è mettere le scarpette ed uscire a macinare km in strada. Allenarmi in studio è utile ma, se devo far scegliere la passione, tra le due cose preferisco correre.Trovare il tempo non è facile e, per questo, appena posso, esco a correre la mattina all’alba.
10. Ci sono dei limiti di età per fare questo lavoro?
Ora come ora ho 38 anni. Non nascondo che non mi ci vedo a 60 anni a tenere questo ritmo ma, essendo un lavoro che, al contrario di quello che si pensa, necessita di molte conoscenze e competenze, direi che l’età non giocherà nel mio caso un ruolo così vincolante.
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