Il giardino può essere considerato una forma d'arte quando il progettista sfrutta con creatività gli strumenti che ha a disposizione ed è in grado di stimolare al massimo i nostri sensi; ce ne parla Dimitri Montanari.
Ciao Dimitri, parlaci un po' di Arte & Giardini. In che modo il giardino può essere considerato una forma d'arte?
Siamo un’impresa dinamica che opera da anni nel verde e in tutto quello che riguarda l’ambiente, dal piccolo giardino agli interventi sul paesaggio.La nostra azienda si compone di uno studio di progettazione e di un’impresa operativa per i servizi del verde.Possiamo creare giardini dal progetto alla realizzazione, offrendo anche un servizio di manutenzione.Il nome Arte & Giardini, rappresenta la nostra filosofia; quella di elevare a forma d’arte il giardino.Creare un giardino richiede una profonda conoscenza dei materiali vegetali, degli inerti e della loro dinamica nel tempo.Occorre osservare attentamente il luogo; luci-ombre, microclima, terreno, storia, cultura, ecc… dando il giusto peso ad ogni fattore.Poi interviene la parte creativa, che si basa su un’intuizione, un’idea, una filosofia o un pensiero, introduce nuovi elementi, forme e materiali, valorizzando l’esistente, il tutto con grande armonia e sapienza.E’ proprio in questa fase che l’artista di giardini esprime il meglio di sé, facendo emergere la sua creatività interiore e il suo estro.Spesso dico ai miei studenti che questa è l’unica parte che non si può insegnare, ma che deriva dalla creatività individuale.Le idee devono essere filtrate alla luce della loro fattibilità tecnica ed economica e resistenza nel tempo, noi non creiamo scenografie effimere, ma organismi complessi che devono crescere e vivere a lungo.In questa fase entra in gioco l’esperienza, la capacità di osservare in modo critico i giardini esistenti, capendo le dinamiche e memorizzandole.La parte successiva è quella di costruzione vera e propria del giardino, anche in questo caso l’esperienza, la volontà di fare le cose al meglio non considerando lo sforzo fisico che richiedono è fondamentale.Infine, non meno importante, almeno per i giardini è la manutenzione. Trattandosi di un organismo vivente va curato, alimentato, dissetato per farlo crescere correttamente.Il tempo e la manutenzione permettono di fare sviluppare ed evolvere il giardino nel rispetto dell’idea progettuale.Giunti a questo punto si può parlare d’opera d’arte compiuta.
Parliamo di illuminazione: in che modo influenza la percezione del giardino e quali sono i consigli che ti senti di dare ai nostri lettori in merito?
Illuminare un giardino richiede una grande capacità artistica e tecnica:
la parte artistica permette di creare veri e propri scenari notturni, giocando sulle luci e le ombre, queste ultime non meno importanti delle prime, infatti la luce si esalta nell’oscurità, una lampada accesa di giorno è insignificante, ma di notte mostra il meglio di sé trasmettendo emozioni;
la parte tecnica è quella che rispetta le normative di settore, dall’inquinamento luminoso, al giusto quantitativo di Lux necessari in ogni zona, in relazione alla sua destinazione, alla parte di cablaggio, e alla scelta dei corpi illuminanti in base alle caratteristiche, il tutto valutando i consumi energetici e il costo dell’impianto.
L’illuminazione è fondamentale per permettere l’utilizzo del giardino, anche nelle ore notturne, creare delle scenografie, e aumentare la percezione di sicurezza. Generalmente le luci in un giardino si compongono in luci di servizio, cioè quelle che permettono di illuminare i percorsi, le scale, le aree di sosta; le luci scenografiche, quelle che esaltano le forme del giardino e gli elementi che lo costituiscono; infine ci sono le luci di sicurezza, che accese tutta la notte, permettono di rendere visibile l’intrusione di un estraneo.
Che cosa non può assolutamente mancare in un giardino? Quali sono gli elementi da tenere in considerazione quando si progetta un giardino?
Un giardino dovrebbe trasmettere emozioni, derivanti dalla sua atmosfera rilassata, gioiosa, intrigante, segreta ecc..Occorre stimolare tutti i sensi dell’uomo:
la vista: offrendo forme armoniose, omogeneità nella scelta degli elementi, nelle proporzioni e nello stile, valutando attentamente i colori con armonie e contrasti, il movimento con giochi d’acqua e piante che fluttuano al vento;
l’olfatto: i profumi, fiori e piante che emanano odori gradevoli, materiali che inumiditi dalle piogge sprigionano aromi particolari;
l’udito: con giochi d’acqua, fronde che si muovono al vento, il canto degli uccelli;
il tatto: la tessitura degli oggetti spesso viene sottovalutata, camminare a piedi nudi sull’erba o su un percorso knipe, toccare un materiale caldo o freddo, ci permettono di sentire con la pelle il giardino;
il gusto: il giardino può offrire cibo con le sue piante da frutto, le aromatiche, i fiori eduli e l’orto.
Quando tutte queste sensazioni sono in armonia e ben equilibrate si può parla di un giardino progettato correttamente, in grado di dare emozioni.Ringraziamo Dimitri per aver risposto alle nostre domande.