Foto di scena: come immortalare l'atmosfera di un'opera teatrale in uno scatto

Foto di scena: come immortalare l'atmosfera di un'opera teatrale in uno scatto

Il fotografo professionista Lorenzo Breschi ci spiega cos'è la foto di scena e come con essa si può catturare il pathos della rappresentazione teatrale.

1. Ci racconti la storia di Lorenzo Breschi fotografo?

Da piccolo fotografavo a pellicola con una vecchia Zenith russa, poi sia alle scuole medie sia alle superiori ho fatto corsi di fotografia analogica. Ancora adesso per i miei lavori artistici non di rado scatto in maniera analogica, in formati però superiori a quello normale (medio e grande formato).Dopo questo mi sono mano a mano specializzato e durante l'estate 2016 ho fatto una masterclass con la prestigiosa ICP (International Center of Photography) di New York, fondata dal fratello del famoso fotografo morto in guerra Robert Capa. C'è molta passione in quello che faccio, tanto che ho tralasciato gli studi in giurisprudenza per la fotografia. Ho fatto alcune mostre in musei come Il Lu.c.c.a., ubicato nell'omonimo centro storico, e nel 2013 ho vinto un concorso di foto di scena nel teatro della mia città, dove poi ho iniziato a lavorare come fotografo per le varie opere e commedie.

2. Cos'è una foto di scena? Perché ti sei specializzato in tale ambito della fotografia?

Una foto di scena, secondo me, è una foto che deve rendere ancora più bello lo spettacolo rappresentato e, soprattutto, saperne condensare il significato e renderne l'atmosfera. La foto di scena si deve, quindi, adattare allo spettacolo e questo richiede molta concentrazione, malleabilità e sensibilità. Se lo spettacolo è una commedia napoletana di De Filippo, ad esempio, la foto dovrà avere un carattere vernacolare, spontaneo, dando risalto alle gestualità molto ricche del popolo partenopeo e alle espressioni degli attori. Se, al contrario, lo spettacolo si basa su una storia di Edgar Allan Poe avrà atmosfere più scure e caratteristiche più drammatiche e marcate. Frequentando l'ambiente del teatro anche in altri ruoli, è stato per me spontaneo ed interessante affacciarmi a questo tipo di fotografia. Osservando molto spesso le rappresentazioni, si finisce ad avere familiarità e ad interiorizzare un po’ l'atmosfera generale del teatro. Penso che la foto di scena sia da un lato difficile, a causa delle condizioni di ripresa non agevoli (basti pensare, ad esempio, alla scarsa luminosità), dall'altro sia un punto di vista molto attraente e privilegiato per fotografare le persone: i gesti degli attori sono molto belli e ben studiati, un po’ come se fossero modelli che sanno ben posare; inoltre, gli artisti sono su un palco, un piedistallo che li rende ben visibili e facili da riprendere con la macchina fotografica per un lasso di tempo relativamente grande, quasi sempre superiore a un'ora.

3. Cosa cerchi di immortalare con una foto durante la rappresentazione teatrale?

Nella foto di scena sono importanti molte tipologie di scatto, che sono proprio necessarie al di là del gusto personale. Servono foto della scenografia, ritratti, campi stretti sulle persone e campi più ampi. Per esempio, sono necessari i ritratti in scena (almeno una) dei personaggi dell'opera o commedia. Le foto che mi piacciono di più, dopo quelle necessarie per "portare a casa il lavoro", sono quelle che riescono a catturare l'espressione degli attori, dando il senso della spontaneità senza rinunciare ad inserirli in una composizione ben fatta, originale e interessante.

4. Quali sono le tecniche e gli stili fotografici più adatti nell'ambito delle foto di scena?

Per la foto di scena sono necessari, ahimè, accorgimenti ed equipaggiamenti tecnici a volte costosi. Spesso poi i fotografi di scena, ma non tutti, fanno ricorso a metodi per stabilizzarsi dal cavalletto al monopiede e a comandi di scatto remoto col filo o wireless. La nota più costosa sono gli obiettivi, che dovranno avere focali molto lunghe (dovranno arrivare a 200 o addirittura 300mm per il formato full-frame), essendo il palco generalmente distante e dovranno, per giunta, essere luminosi per l'ovvia scarsità della luce in sala. Anche le macchine fotografiche dovranno avere la possibilità di essere portate ad iso alti senza dover rinunciare alla qualità.

5. Cos'è il visual storytelling e in che ambito viene applicato?

Parlando di visual storytelling cambiamo totalmente genere, non che in teoria non possa essere applicato all'ambito teatrale. Il visual storytelling è la narrazione in forma prevalentemente visiva di una storia, molto spesso di taglio e interesse giornalistico o documentario. Per esempio, può essere anche la storia di un gruppo di ragazzi di strada, della costruzione di una macchina all'interno di un processo industriale, dell'attività di un ristorante o di un antico orologiaio. Perché è prevalentemente visivo? Essendo prodotto con una tecnica multimediale non prevede all'interno solo parti di video, foto e illustrazioni montate insieme, ma anche musica, suoni e interviste registrate sul campo. Per questa capacità di coinvolgere più sensi e stili e combinarli in maniera avvincente e fresca è un ottima soluzione per sponsorizzare la propria attività grande o piccola che sia in maniera originale, vincente e innovativa. Ringraziamo il fotografo Lorenzo Breschi per la gentile intervista rilasciata a ProntoPro. Vi ricordiamo che potrete trovare maggiori informazioni visitando il suo sito.

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