Come cucinare il farro: alcune ricette semplici e veloci
Il farro è uno dei cereali più antichi coltivati dall'uomo ma nonostante questo, è stato per molto tempo escluso dalla tavola e dalla cucina. Negli ultimi tempi, però, questo cereale è tornato in voga, soprattutto perché si è sviluppata una maggiore attenzione per il mangiar sano. Il farro, inoltre, possiede numerosi valori nutrizionali. Di seguito vediamo quali sono.
1. I valori nutrizionali del farro
Il farro ha una quantità di glutine inferiore rispetto agli altri cereali (è dunque meno irritante per i celiaci), possiede un elevata quantità di vitamine B, molto utili al funzionamento del sistema nervoso e ad aiutare il metabolismo di grassi e proteine, contiene la metionina (amminoacido), ha proprietà antiossidanti, un basso indice glicemico e infine, apporta all'organismo fibre e fosforo.Inoltre, l’apporto calorico di questo cereale è di circa 340 kcal per 100 grammi di prodotto, quindi molto basso. È sicuramente questo uno dei motivi che ha reso il farro un cibo così di tendenza, ma anche il fatto che questo cereale può essere utilizzato come sostituto del riso. Infatti, oggi il farro è molto usato per cucinare le zuppe rustiche, mentre invece la farina di farro può essere adoperata per realizzare pasta o eventualmente dolci.
2. Come cucinare il farro
Per cucinare questo cereale, il metodo più famoso ed efficace è sicuramente la bollitura. Dopo aver passato il farro sotto l'acqua, va messo in ammollo per 8 ore e poi lessato in acqua salata per almeno un'ora. Successivamente, dopo averlo cotto, bisogna lasciarlo riposare per circa 10 minuti prima di iniziare a condirlo. Esistono, però, anche altri metodi di cottura del farro, ossia la tostatura e il vapore. In particolar modo, la cottura a vapore è estremamente salutare ed è semplicissima da fare. Basta sospendere un colino da pasta e posizionarlo sopra una pentola con dell’acqua, per far sì che il farro si cuocia. La cottura al vapore è molto efficace perché migliora la consistenza e il sapore del cereale.
Ma dopo averlo cucinato, con cosa è meglio mangiarlo?
3. Gli abbinamenti con il farro
È importante dire che esistono molte varietà di farro, come il farro perlato, decorticato, intero, spezzato, in farina e in fiocchi per la colazione. Tutte queste tipologie di farro si caratterizzano per avere effetti estremamente benefici sulla salute, in particolar modo, quello decorticato, che contiene moltissime fibre, carboidrati, proteine e vitamine. Al contrario, quello perlato è considerato meno di qualità degli altri, in quanto, a causa dei trattamenti chimici, ha perso molte delle sue proprietà nutritive. Inoltre, il farro possiede un sapore molto particolare, che si può abbinare senza problemi al pesce, alla carne, alle verdure e anche ai dolci, creando dei piatti buoni e salutari.
4. Verdura, pesce o carne: gli abbinamenti ideali
Il farro, abbinato a verdure, pesce o carne può contribuire a creare buonissimi antipasti, primi e secondi. In particolar modo, è ottimo nell'insalata con pomodori, fagiolini e olive, insieme a un bel piatto di mozzarella, basilico e pomodoro accompagnato da un pesto di zucchine e gamberi. Inoltre, unito alle verdure cotte, contribuisce a regalare sapore alle minestre e ai legumi.
5. Pane, biscotti e torte
Molti non ne sono a conoscenza, ma si può usare il farro anche per preparare i dolci, l’importante è che venga cotto a parte rispetto agli altri ingredienti. Questo cereale, infatti, può essere una valida alternativa alla farina di tipo 00 per preparare le torte, il pane e i biscotti. Esso è sicuramente meno calorico, più digeribile della farina 00 ed è senza dubbio più nutritivo. Cosa aspettate? Ora tocca a voi!